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Non basta riaprire. Occorre potenziare il POD di Venosa


L’annuncio da parte dell’Assessore Fanelli della ripresa delle attività ambulatoriali presso il POD di Venosa, nei primi giorni di Giugno, mi costringe a nuove riflessioni. Prima di tutto l’Assessore dovrebbe ricordare che sono stati numerosi i comunicati stampa, rigorosamente annunciati in pompa magna dove si comunicavano la ripresa delle attività ambulatoriali del POD di Venosa; annunci che evidentemente non hanno mai trovato seguito e nello stesso tempo hanno affievolito la fiducia dei Cittadini di Venosa e dell’intero Vulture - Alto Bradano, nei confronti dell’attuale maggioranza regionale. Spero quindi che questa volta le parole si facciano seguire dai fatti.

Gli utenti del POD di Venosa hanno vissuto mille disagi provocati dallo spostamento di interi reparti verso un'altra struttura non propriamente idonea ad ospitare le attività ambulatoriali del POD e che ha costretto i numerosi utenti a lunghe file all’esterno, sotto sole e pioggia. Una situazione a dir poco incredibile che si è continuamente aggravata negli anni dell’emergenza sanitaria. Stendo un velo pietoso anche sulla gestione delle problematiche relative ai dializzati; difficoltà che si continuano a registrare visti i difficoltosi spostamenti che questi effettuano verso la vicina Rionero in Vulture su strade provinciali a dir poco disastrose e che si infrangono miseramente (Oraziana docet), come le promesse mancate dell’attuale maggioranza. Sono costretto ancora una volta, a ricordare all’Assessore, la mia mozione, votata in Consiglio Regionale all'unanimità che ha impegnato il governo regionale al ripristino e al successivo potenziamento, terminata l'emergenza sanitaria, di tutte le attività ambulatoriali presenti nel presidio sanitario oraziano: dalla struttura di oculistica ai reparti di geriatria, lungodegenza, nucleo Alzheimer.

Non si tratta solo di riaprire le attività ma anche di potenziarle ma questo nel comunicato del 18 maggio scorso, dell’Assessore Fanelli, non si legge. Come si intende procedere relativamente alle problematiche dei dializzati? Il reparto dialisi verrà riaperto o trasferito altrove? L’Assessore dovrebbe fornire notizie certe. Non è possibile continuare a giocare con le parole: la salute è un diritto fondamentale del cittadino, nel rispetto dei principi sanciti dall'art.32 della Costituzione. Non si può più tergiversare, occorre un deciso cambio di rotta, i cittadini meritano assoluto rispetto. Aspetterò quindi il prossimo annuncio dell’Assessore relativamente a queste fondamentali questioni; nel frattempo, sarò presente anch'io nel Consiglio comunale straordinario indetto dalla Sindaca di Venosa, nella giornata di sabato. LEGGI ANCHE L’annuncio di Bardi sugli ospedali di comunità e le promesse mancate Ospedale San Francesco di Venosa. Presentata interrogazione.


Gianni Leggieri

Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle


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