Nel frattempo ANAS decide di aprire il caos sulla s.s. 96 bis.
Siamo in tanti a chiederci quando avverrà la fatidica apertura dell’ultimo tratto della Bradanica attualmente in stand-by a causa di alcune opere di collaudo. Sono stati tanti gli annunci in questi mesi, ma l’unico risultato è stato quello di posticipare ulteriormente l’apertura della strada.
A seguito di un confronto informale col Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, Giancarlo Cancelleri, è emerso che dalla Direzione Generale per le strade e le autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali hanno assicurato che l’imminente ultimazione del collaudo statico consentirà l’apertura al traffico dell’asta principale dell’intervento entro il mese di ottobre.
Ci auguriamo vivamente che questo sia davvero il termine per l’apertura definitiva di questa arteria fondamentale per la rete stradale della nostra regione. Se così non dovesse essere, di sicuro continueremo a tenere alta la guardia, cercando di spingere chi di dovere a intraprendere le azioni necessarie per rendere finalmente fruibile l’ultimo tratto di una infrastruttura dall’iter di realizzazione a dir poco travagliato.
Tuttavia, non possiamo esimerci dal condannare la situazione di grave disagio che si è venuta a creare a seguito di un altro cantiere avviato sulla S.S. 96 bis nel tratto successivo alla città di Gravina di Puglia, direzione Potenza. Sono tantissimi i disagi denunciati dai numerosi pendolari che, oltre ad un allungamento dei tempi di percorrenza, sono costretti a percorsi alternativi molto simili a mulattiere e degni di un paese da terzo mondo.
Ad ANAS qualcuno dovrebbe avviare una seria riflessione o quantomeno analizzare le caratteristiche della viabilità dei territori, prima di avviare cantieri così impattanti sulla vita quotidiana dei cittadini.
Gianni Perrino Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale
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