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Lavoratori programmi comunitari: intervenga la Regione Basilicata

La tutela dei posti di lavoro sta diventando, sempre di più, una vera e propria emergenza in Basilicata.


Questa volta, al centro del dibattito, ci sono i lavoratori che prestano la propria opera in un settore fondamentale per lo sviluppo e la crescita del territorio regionale. Si tratta dei lavoratori dei programmi comunitari 2014-2020.


A meno di undici mesi dalla scadenza del contratto di proroga tra la Regione Basilicata e il RTI, composto da Consedin Spa, Deloitte Consulting, PA Advice e Fleurs International che erogano il servizio di assistenza tecnica ai fondi comunitari, non è stata avviata alcuna procedura di gara d’appalto sulla nuova programmazione 2021-2027.


A ciò si aggiungerebbe il rischio, molto serio, da più parti paventato, che la clausola sociale, che tutelerebbe i circa cento lavoratori che oggi erogano il servizio, non venga volontariamente applicata.


Sul tema sono già intervenuto di recente - con un’interrogazione inoltrata al Presidente Bardi - e lo faccio nuovamente ribadendo come il diritto al lavoro vada difeso dalle stesse istituzioni. Il governo regionale di centrodestra si faccia carico delle istanze di questi lavoratori, al fine di scongiurare l’ennesima emergenza sociale e lavorativa, che coinvolgerebbe non solo i lavoratori in questione ma anche le loro famiglie.


Infatti, la non applicazione della clausola sociale e il rischio che il servizio venga spacchettato, metterebbero in seria difficoltà il mantenimento dei livelli occupazionali e contrattuali dei lavoratori con conseguenze gravi e preoccupanti.


Mi unisco, quindi, all’appello delle sigle sindacali e insisto nel sollecitare un immediato intervento, un confronto serio, interessato e costruttivo che si ponga come unico obiettivo la tutela dei posti di lavoro.



Gianni Leggieri

Consigliere regionale di Basilicata

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