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La Basilicata si conferma terra dalla grande tradizione vinicola ma si può e si deve fare di più

Servono investimenti e una promozione più efficace che faccia conoscere i nostri vini al grande pubblico


La Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso ha assegnato l’ambito riconoscimento “Tre Bicchieri” ai rossi lucani. Cinque i vini premiati, con una ventina di etichette selezionate per le degustazioni finali. Un ottimo risultato.


L’Aglianico resta il nostro fiore all’occhiello, il quale trova il proprio fulcro produttivo nel comprensorio del Vulture, territorio meraviglioso che ha una millenaria vocazione alla produzione di grandi vini. Matera si conferma in grande crescita. Notizia, questa, che sottolinea come la tradizione vinicola lucana sia una questione “trasversale”.


Però manca ancora qualcosa. Il vino lucano è a pieno titolo uno dei grandi rossi italiani e non teme rivali ma serve fare di più. Servono investimenti, i quali rendano le nostre produzioni più competitive sul territorio nazionale e una promozione più marcata in grado di dare risalto alle ricchezze della Basilicata, che meritano un giusto riconoscimento e una sacrosanta considerazione.


Il ruolo della politica in questo senso è fondamentale. Nei mesi scorsi, in un Consiglio regionale straordinario (di cui sono stato il primo firmatario), posi il problema della peronospera, la quale ha colpito in modo consistente la zona del Vulture, causando gravi danni, ai quali vanno necessariamente aggiunti quelli provocati dalle consistenti piogge dei mesi scorsi. Ad oggi, i viticoltori lucani non hanno ancora ricevuto una risposta adeguata, nonostante la promessa di un sostegno economico in grado di far fronte a tale emergenza.


La politica non può esimersi dal fornire risposte, soprattutto in questi casi, e ha il dovere di supportare le eccellenze del proprio territorio con ogni mezzo.



Gianni Leggieri

Consigliere regionale del M5S

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