Il MoVimento Cinque Stelle è la mia casa
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Il MoVimento Cinque Stelle è la mia casa


Le cronache politiche degli ultimi giorni hanno catalizzato l’attenzione nazionale e locale su quanto accaduto nel MoVimento Cinque Stelle, dopo l’addio del ministro degli Esteri e di altri parlamentari. Si è trattato di una pagina della storia politica che si è ripetuta altre volte in Italia. Non è questa l’occasione per analizzare, criticare o colpevolizzare chi ha deciso di andarsene – forse, scegliendo la strada più semplice in un contesto complicato come quello che stiamo vivendo -, non serve a nulla puntare l’indice contro nessuno. Il gossip politico non mi interessa, così come le previsioni o le scommesse sul passaggio da un gruppo all’altro di questo o quell’esponente.

Con i miei colleghi Consiglieri regionali, con i tanti portavoce comunali, con gli elettori e con gli attivisti sono concentrato a lavorare per il bene dei lucani nella casa politica che, dal primo momento, dal 2008, ho sentito mia. Questa casa si chiama MoVimento Cinque Stelle. È qui che ho potuto dare il mio contributo di eletto ed è qui che continuerò a farlo. Sempre con lo stesso entusiasmo, proprio come nel 2013, quando fui tra i primi in Italia ad essere eletto tra le fila del M5S in Consiglio regionale. Questo approccio non può che avere come riferimento un sano realismo, tenendo conto che tante cose sono cambiate e si sono pure complicate terribilmente anche guardando al contesto internazionale. L’impegno e la dedizione continueranno a caratterizzare la mia attività in Consiglio Regionale, come capogruppo del MoVimento Cinque Stelle, e tra la gente. I lucani hanno bisogno di risposte. La crisi che si è abbattuta, dopo l’emergenza pandemica, richiede pragmatismo e ancora più lavoro in un contesto come il nostro, sfilacciato da decenni di clientelismo e logiche che ho sempre contrastato politicamente.

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