Il successo di Maria Aida Episcopo a Foggia dimostra che il campo largo è la strada giusta per battere il centrodestra. Il motto "l'unione fa la forza" è sempre valido.
In queste ore, dopo il successo elettorale conseguito in Capitanata da Maria Aida Episcopo, si sta parlando molto di “modello Foggia” e di “campo largo vincente”. Sono delle espressioni che mi trovano d’accordo e che, con la cautela del caso nel commentare alcuni sondaggi pubblicati di recente, possono rappresentare una utile base di riflessione per la costituenda coalizione alternativa al centrodestra nelle prossime elezioni regionali.
Il motto “l’unione fa la forza”, dunque, è sempre valido. In questo momento in Basilicata occorre ragionare su un modello alternativo al “sedicente governo regionale del cambiamento”. Come più volte ribadito, bisogna, secondo me, riattivare il protagonismo della società civile – le numerose iniziative degli ultimi mesi sono una dimostrazione tangibile – e rendere partecipe il laicato cattolico. Quest’ultimo, forse come non mai nella storia della Basilicata, con un moto d’orgoglio vuole far sentire la propria voce e dare valore aggiunto ad una eventuale azione politica da costruire.
Le elezioni comunali di Foggia, fatti i dovuti distinguo, sembrano far sentire un significativo vento di cambiamento. Una forza rinnovatrice che intende archiviare l’esperienza regionale del centrodestra. Una forza rinnovatrice alla quale guardo con interesse che può contribuire a rendere l’imminente competizione elettorale per la guida della Regione Basilicata ancora più avvincente.
D’altronde, i sondaggi, considerati sempre con la massima cautela, indicano un equilibrio tra le forze politiche che si sfideranno.
Una alternativa a questo centrodestra è possibile. Si staglia all’orizzonte un’occasione da non sprecare.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale Basilicata
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